>> L'OASI SI PRESENTA >>  LISTA DEGLI ANIMALI DELL'OASI >> TADARIDA TENIOTIS

Tadarida teniotis (Rafinesque, 1814)
Molosso di Cestoni

SISTEMATICA E TASSONOMIA
Phylum: Chordata
Classe: Mammalia
Ordine: Chiroptera
Famiglia: Molossidae

CARATTERISTICHE
Come tutti i Chirotteri necessita di una serie di rifugi dove ripararsi durante il giorno (nella buona stagione), dove accoppiarsi (per lo più in autunno), dove riprodursi (in primavera) e dove superare, in stato di letargo, i rigori della stagione invernale (freddo e mancanza di cibo). Specie rupicola, è presente anche in aree antropizzate, comprese le grandi città. Predilige pareti rocciose e dirupi di vario tipo, anche litoranei (falesie e scogli), dove l'animale si rifugia sia nella buona sia nella cattiva stagione, privilegiando le fessure verticali. Nelle zone urbanizzate può trovarsi entro le crepe delle pareti o negli interstizi tra queste e travi, canne fumarie e rivestimenti vari. Può volare in pieno inverno anche a una temperatura di 0 °C e vivere entro limiti altitudinali inconsueti.
Fuoriesce dal rifugio anche con vento piuttosto forte e pioggia battente; caccia con volo veloce e per lo più rettilineo, intervallato a planate, con battiti d'ala di modesta escursione ma energici e rapidi simili a quelli delle rondini e dei rondoni; Preda in volo vari tipi di Insetti, in forte prevalenza falene, seguite dai Coleotteri (soprattutto Carabidae e Scarabaeidae), Ditteri, ecc.
Poco si sa sulla riproduzione. Le femmine raggiungono la maturità sessuale nel primo anno di vita; sembra che gli accoppiamenti si verifichino dal tardo inverno alla primavera successiva, che la gravidanza duri dai due e mezzo ai tre mesi e che l'unico piccolo venga partorito tra maggio e giugno;

COROLOGIA E DISTRIBUZIONE GENERALE
Diffusa dall’area Mediterranea alla Cina meridionale e al Giappone. In Italia la specie è presente praticamente in tutto il territorio, dove sembra essere più diffusa nelle zone costiere, forse per la maggiore abbondanza di pareti rocciose.

DISTRIBUZIONE E HABITAT IN EMILIA-ROMAGNA
Segnalato per tutte le province, ma sembra più frequente nei distretti emiliani.
Pareti rocciose e dirupi di vario tipo, anche litoranei (falesie e scogli), ma anche alti edifici in aree urbane.

STATO DI CONSERVAZIONE DELLE POPOLAZIONI REGIONALI
Valutazione IUCN regionale: LC
Consistenza della popolazione regionale: sconosciuta. Le segnalazioni sono episodiche e diffuse, mai riferite a colonie e senza stime di popolazione.
Valore conservazionistico delle popolazioni regionali: Poche le aree di rifugio naturale (coste o pareti rocciose) dove la specie possa trovare rifugi idonei. La popolazione regionale appare comunque confrontabile con quella di altre regioni italiane.
Non è possibile stabilire la tendenza della popolazione. Considerando che in Emilia Romagna colonizza perlopiù edifici, è probabile che le popolazioni siano sottoposte sia a crescente inquinamento che a perdita di rifugi e quindi in diminuzione.

PRINCIPALI FATTORI DI MINACCIA
Tra le principali cause di minaccia per il Molosso di Cestoni c’è senz’altro la diminuzione dei rifugi negli edifici a causa delle moderne tecniche di costruzione e del restauro dei vecchi edifici senza i necessari accorgimenti per il mantenimento delle colonie. Durante i movimenti stagionali è minacciato anche dalla collisione con le pale delle torri eoliche.

MISURE DI TUTELA E CONSERVAZIONE
L’azione più urgente consiste nel censimento dei rifugi negli edifici, in particolare negli edifici storico-monumentali di proprietà pubblica, per l’adozione di corrette misure di protezione e di conservazione almeno in tali siti.

SEGNALAZIONI NELL'OASI
DATA STAZIONE RILEVATORE NOTE
14/04/2013 OASI (in generale) Bertozzi Massimo bat-detectoring

Webmaster: Ecosistema scrl
Consulenze e Servizi per la conservazione della Natura e lo sviluppo ecosostenibile - Copyright © 2006-2013 Ecosistema scrl