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Natrix natrix (Linnaeus, 1758)
Natrice dal collare

SISTEMATICA E TASSONOMIA
Phylum: Chordata
Classe: Reptilia
Ordine: Squamata
Famiglia: Colubridae

CARATTERISTICHE
Attiva prevalentemente da marzo a ottobre è una specie soprattutto diurna, agile sia in ambiente terrestre che acquatico, in estate è più attiva nelle prime ore della giornata e al tramonto, in primavera e autunno è attiva nelle ore centrali della giornata. Se disturbata può attuare tanatosi, emissioni di liquido nauseabondo dalla cloaca oppure imitare la Vipera nelle movenze e nella forma del capo.
Predatore soprattutto di Anfibi e più raramente di Pesci, micromammiferi Sauri e nidiacei. I giovani si nutrono di piccoli Anfibi e loro larve, Invertebrati e piccoli Pesci.
Gli accoppiamenti avvengono di norma a primavera inoltrata, talvolta in autunno (in tal caso le femmine svernano con le uova fecondate), più maschi compiono combattimenti ritualizzati e corteggiano contemporaneamente più femmine. La deposizione avviene in estate in ammassi di detriti vegetali e non, cavità, buchi, muretti a secco, la schiusa avviene a tarda estate.

COROLOGIA E DISTRIBUZIONE GENERALE
Specie ad ampia diffusione, entità eurocentroasiatica magrebina. È presente in quasi tutta Europa, fino al 67° parallelo nord. Si trova in Asia occidentale e Centrale e ad oriente sino al lago Baikal. In Italia è ampiamente diffusa, è rara e localizzata solo in Sardegna. Distribuzione altitudinale per l'Italia: 0-2300 m (il numero di segnalazioni decresce all'aumentare della quota)

DISTRIBUZIONE E HABITAT IN EMILIA-ROMAGNA
Specie ampiamente diffusa e ben distribuita
Specie euriecia meno acquatica delle congeneri, da giovane preferisce ambienti umidi con acqua dolce o salmastra di ogni tipo, sia lentici che lotici, naturali e artificiali, gli esemplari maturi frequentano anche ambienti boschivi, prati, pascoli, zone rocciose e aree antropizzate.

STATO DI CONSERVAZIONE DELLE POPOLAZIONI REGIONALI
Valutazione IUCN regionale: LC
Valore conservazionistico delle popolazioni regionali: Valore conservazionistico: Medio
La specie non sembra essere in contrazione, non appare in uno stato conservazionistico particolarmente sfavorevole.

PRINCIPALI FATTORI DI MINACCIA
Gestioni errate di agroecosistemi, con perdita di naturalità e scomparsa di superfici vegetate anche di modeste dimensioni. La persecuzione da parte dell'uomo è un fattore di minaccia non trescurabile.

MISURE DI TUTELA E CONSERVAZIONE
Educazione alla conoscenza e al rispetto degli ofidi, salvaguardia di zone umide, ripristino e rinaturalizzazione di corpi idrici lentici e lotici anche di piccole dimensioni, mantenimento della vegetazione ripariale. Controllo di prelievi idrici e di scarichi. Incentivazione di pratiche colturali a basso impatto sugli ecosistemi.

SEGNALAZIONI NELL'OASI
DATA STAZIONE RILEVATORE NOTE
08/04/2017 Stazione di inanellamento Maselli Mirco Fotografia
20/04/2013 Pozze Andrea Serra (Ecosistema)

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