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Anas crecca Linnaeus, 1758
Alzavola

SISTEMATICA E TASSONOMIA
Phylum: Chordata
Classe: Aves
Ordine: Anseriformes
Famiglia: Anatidae
Specie politipica talvolta posta nel generi Nettion e Querquedula. Forma una superspecie con Anas flavirostris e annovera tre sottospecie: A. c. crecca Linnaeus, 1758, presente in gran parte della Regione Paleartica settentrionale e centrale; A. c. nimia Friedmann, 1948, nelle Isole Aleutine e A. c. carolinensis Gmelin, 1789, presente nella Regione Neartica e talvolta considerata specie a sé stante. Presente in Europa con la sottospecie nominale.

CARATTERISTICHE
Anatra di piccole dimensioni con collo e coda corti ed ali appuntite. Il maschio in abito riproduttivo presenta il capo castano con ampie chiazze verdi attorno e dietro l’occhio, il petto color crema con punteggiature scure, strisce bianche ai lati del dorso e i lati del sottocoda giallognoli bordati di nero, questi ultimi ben visibili anche da lontano. Le zampe sono grigio scure e il becco nerastro mentre in volo è riconoscibile lo specchio alare verde scuro bordato anteriormente di chiaro. La femmina presenta una colorazione generale bruna con macchie scure e senza particolari caratteri distintivi, essa è simile, per aspetto e dimensioni, ad Anas quequedula. Becco esile con base chiara. In volo presenta disegno alare simile al maschio ma con banda bianca più spessa. L’abito non riproduttivo è simile a quello della femmina riproduttiva con parti superiori più scure. Anche gli individui giovani sono molto simili alla femmina ma si caratterizzano per la macchiettatura del petto e il ventre più evidente.
Si invola dall’acqua quasi verticalmente; volo rapido ed agile con frequenti cambi di direzione, spesso in gruppi anche numerosi all’interno dei quali si mantiene in ranghi compatti. Si riposa lungo le rive o su strutture emerse ma quando cammina sul terreno è alquanto goffa.
Durante i mesi invernali si nutre principalmente di semi di piante acquatiche, di ontani e betulle, mentre nella bella stagione ad essi si aggiungono anche piccoli invertebrati (molluschi, ditteri, crostacei). L’Alzavola si alimenta camminando lentamente nell’acqua poco profonda, ai bordi degli specchi d’acqua, in mezzo alla vegetazione e filtra con il becco dotato di sottili lamelle elementi animali e vegetali di minime dimensioni. I dati raccolti in Italia indicano la preferenza di semi di Cyperaceae (Carex e Scirpus), Polygonaceae (Polygonum hydropiper, P. latifolium) e Graminacee (Panicum) (Cramp e Simmons 1977, Del Hoyo et al. 1992, Boano 1992). La notte abbandona le rimesse diurne per portarsi nelle zone di pastura.
La specie nidifica in Italia. La stagione riproduttiva inizia tra la fine di marzo e l’inizio di aprile nei territori meridionali dell’areale, mentre ritarda alla metà di maggio in quelli settentrionali. Si ha una sola covata all’anno, di 8-12 uova (min. 5, max. 16). Il nido è costruito solo dalla femmina ed è rappresentato da una cavità direttamente a contatto col terreno, in genere non lontana dall’acqua, nascosta tra la vegetazione e rivestita internamente con foglie e materiale vegetale raccolto nelle vicinanze, con penne e piumino. L’incubazione procede per 21-25 giorni e le schiuse sono sincrone. La maturità sessuale è raggiunta all’età di un anno.
La longevità massima registrata risulta di 27 anni e 1 mese.

COROLOGIA E DISTRIBUZIONE GENERALE
Specie a distribuzione euroasiatica.
In Europa nidifica prevalentemente nei Paesi nordici compresi tra la Scandinavia ed il versante settentrionale delle Alpi. Nidificazioni occasionali sono segnalate nei Paesi del bacino del Mediterraneo. La stima più recente della popolazione nidificante in Europa indica 920.000-1.200.000 coppie concentrate prevalentemente in Russia (665.000-740.000 cp), Finlandia (150.000-250.000 cp) e Svezia (50.000-80.000 cp) (BirdLife International 2004).
In Italia è localizzata come nidificante nelle regioni centro-settentrionali e in particolare nella pianura Padano-Veneta. La consistenza della popolazione nidificante italiana è stata stimata di 20-50 coppie nel 1995-2002 con trend della popolazione sconosciuto (Brichetti e Fracasso 2003).
L’areale di svernamento della popolazione europea si estende dalla Gran Bretagna all’Africa settentrionale. Il trend a lungo termine della popolazione svernante è considerato apparentemente in declino nella regione Mediterranea occidentale e in incremento nella regione Mediterranea orientale (Wetlands International 2006).
In Italia è migratrice regolare e svernante. La migrazione autunnale inizia a metà agosto, con picco in settembre-novembre; quella pre-nuziale inizia già a fine gennaio con picco in febbraio-marzo. L’origine dei migratori interessanti l’Italia è ampia e riguarda l’Europa centro-settentrionale ed orientale. Sulla base dei censimenti coordinati dall’ISPRA, la consistenza della popolazione presente in gennaio in Italia è stata stimata di 70.000-120.000 individui per il periodo 1991-2000 (Brichetti e Fracasso 2003).
Per il Mediterraneo, Mar Nero e Nord Africa è stimata una popolazione svernante di 750.000-1.375.000 esemplari.

DISTRIBUZIONE E HABITAT IN EMILIA-ROMAGNA
In Emilia Romagna è migratrice regolare e svernante, con alcuni esemplari stazionari e parzialmente nidificanti. In Emilia-Romagna sono note varie nidificazioni di singole o poche coppie in siti utilizzati in modo discontinuo nelle province di Bologna e Ferrara (zone umide interne). La consistenza della popolazione nidificante in Emilia-Romagna è stata stimata di 10 coppie al massimo nel 1994-1997 e di 10-15 coppie nel 2001-2003, con trend della popolazione in moderato incremento (Tinarelli 2007). Alcuni Autori considerano le nidificazioni della specie in Italia una conseguenza della permanenza nelle zone di svernamento di soggetti inabili ad intraprendere la migrazione primaverile; va ricordato infatti che in Italia la specie è soggetta ad una forte pressione venatoria. Altri Autori invece considerano la popolazione nidificante italiana una propaggine storica dell’areale riproduttivo e quindi un’entità fortemente minacciata di estinzione.
In Emilia-Romagna è presente durante le migrazioni e in inverno in tutte le province. L’Alzavola sverna in una vasta area della bassa pianura, dalla costa alle province occidentali, anche se le presenze più consistenti sono riferite ad aree costiere. Nel periodo 1994-2009 i contingenti svernanti hanno oscillato tra 8.222 e 23.559 esemplari (min 2.531 nel 1996, max 30.727 nel 2006), con trend in crescita. L’analisi statistica indica per il periodo 2000-2009 un marcato incremento pari al 10% annuo (I.C. 8-12%).
Le fluttuazioni interannuali sono condizionate dalla rigidità degli inverni in aree di svernamento centro europee; infatti, i contingenti svernanti in tali aree possono spostarsi in massa durante i mesi di dicembre e gennaio per il perdurare di avverse condizioni climatiche. Negli ultimi anni l’Alzavola ha colonizzato abbondantemente gli ambienti ripristinati (circa il 25% della popolazione regionale nel periodo 2006-2009) grazie all’applicazione di misure agroambientali comunitarie nei comprensori che offrono ampie aree di sosta protette dove effettuare rimesse diurne.
Le informazioni sulla consistenza e sulla distribuzione della popolazione nidificante regionale sono frammentarie a livello spaziale e temporale a fino al 2009.
Le informazioni sulla consistenza complessiva e sulla distribuzione della popolazione svernante sono aggiornate e abbastanza accurate grazie ad una quasi completa copertura delle zone idonee ed alla relativa facilità di identificazione.
La specie rientra tra quelle per le quali i valori rilevati durante i censimenti invernali sono talvolta solo indicativi dell'ordine di grandezza della consistenza reale a causa della presenza di individui anche al di fuori delle zone umide censite (corsi d’acqua lontano dalle zone umide principali) e/o di difficoltà di censimento (zone umide con densa copertura vegetale che impedisce il censimento esaustivo degli individui presenti).
L’Alzavola è anatra di superficie tipica di ambienti di acqua dolce o debolmente salmastra sempre a bassa profondità (15-20 cm); durante le migrazioni e lo svernamento frequenta preferibilmente ambienti chiusi (con folti canneti e/o circondati da macchie di alberi e cespugli) anche di piccola estensione, spesso in associazione con il Germano reale.
In Emilia-Romagna per la nidificazione frequenta zone umide d’acqua dolce con acque poco profonde e ricche di vegetazione ripariale. Durante le migrazioni e lo svernamento frequenta un’ampia gamma di zone umide, incluse quelle costiere, preferendo però le zone umide d’acqua dolce circondate da alberi e arbusti e con bassi livelli dell’acqua. L’estensione delle superfici con bassi livelli dell’acqua è il principale fattore ecologico che determina la consistenza di migratori e svernanti in sosta e alimentazione.

STATO DI CONSERVAZIONE DELLE POPOLAZIONI REGIONALI
Valutazione IUCN regionale: CR (D)
Consistenza della popolazione regionale: Popolazione nidificante: 10-15 coppie nel 2001-2003 (Tinarelli ined.).
Popolazione svernante: 18.525-30.727 (23.559) individui per il periodo 2006-2009 (archiv. AsOER).
Valore conservazionistico delle popolazioni regionali: La popolazione nidificante in Emilia-Romagna costituisce il 30-50% di quella nazionale.
La popolazione svernante in Emilia-Romagna nel periodo 1994-2000 costituisce l’8-20% di quella Italiana, ed una frazione trascurabile (<1%) di quella della sottoregione biogeografica di riferimento. Nel periodo d’indagine 2 località hanno ospitato almeno 1% della popolazione regionale.
A livello europeo lo stato di conservazione della popolazione è considerato sicuro (BirdLife International 2004).

PRINCIPALI FATTORI DI MINACCIA
I principali fattori limitanti noti per l’Emilia-Romagna sono costituiti da:
- errata gestione dei livelli dell’acqua nelle aree idonee durante le migrazioni e lo svernamento,
- eccessiva pressione venatoria sulla popolazione svernante e migratrice; l’Alzavola, infatti, è soggetta ad un forte prelievo venatorio durante tutta la stagione venatoria e in particolare in dicembre/gennaio quando interessa soggetti riproduttori già accoppiati e in risalita verso le aree di riproduzione,
- interventi di sfalcio, trinciatura, incendio della vegetazione palustre nelle zone idonee per la riproduzione,
- riduzione delle superfici idonee per la nidificazione a causa dell’innalzamento dei livelli dell’acqua per scopi itticolturali nelle zone umide costiere,
- avvelenamento da piombo in seguito all’ingestione dei pallini di piombo usati nell’attività venatoria e assunti nelle acque basse,
- collisione con i cavi delle linee elettriche, in particolare quelle a media tensione, all’interno e in prossimità di zone umide.

MISURE DI TUTELA E CONSERVAZIONE
E’ una delle specie che ha immediatamente frequentato, anche con elevate concentrazioni, le zone umide realizzate e gestite mediante l’applicazione di misure agroambientali, in particolare i prati umidi (Marchesi e Tinarelli 2007).
Le azioni proponibili per la tutela della specie in Emilia-Romagna consistono nel:
- ripristinare e gestire zone umide con condizioni ambientali favorevoli per la specie,
- applicare efficacemente il divieto di uso dei pallini di piombo per la caccia nelle zone umide,
- conservare gli ambienti esistenti idonei per la specie,
- controllare i fattori di disturbo antropico durante il periodo di insediamento delle coppie e per tutta la riproduzione,
- prevenire e reprimere gli abbattimenti illegali,
- mettere in sicurezza le linee elettriche che insistono in contesti critici e definire disciplinari per la realizzazione di nuove linee elettriche o per l’ammodernamento di quelle preesistenti.
In Emilia-Romagna le ampie zone vocate allo svernamento sono utilizzate maggiormente quando risultano intercalate ad ampie zone protette che consentono l’alimentazione e la sosta in assenza di disturbo.

SEGNALAZIONI NELL'OASI
DATA STAZIONE RILEVATORE NOTE
07/11/2006 Bacini Tinarelli Roberto (Ecosistema) Censimento acquatici 2006-2007
08/01/2006 Bacini Tinarelli Roberto (Ecosistema) Censimento acquatici 2006-2007
01/01/2004 28/02/2007 OASI (in generale) Tinarelli Roberto (Ecosistema) poche segnalazioni a partire dal 2005

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