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Alcedo atthis (Linnaeus, 1758)
Martin pescatore

SISTEMATICA E TASSONOMIA
Phylum: Chordata
Classe: Aves
Ordine: Coraciiformes
Famiglia: Alcedinidae
Già Gracula atthis Linnaeus, 1758; si tratta di una specie politipica. La ssp. nominale atthis (Linnaeus, 1758) nidifica in Africa nordoccidentale, Spagna e Italia centromeridionali, seguendo la fascia mediterranea verso oriente; la ssp. ispida (Linnaeus, 1758) nidifica nell'Europa settentrionale e occidentale; vi sono altre forme nella parte asiatica dell'areale (Cramp 1985). In Italia sono presenti la sottospecie nominale e probabilmente la ispida (Linnaeus, 1758) nelle regioni settentrionali ma da confermare.

CARATTERISTICHE
Uccello di piccole dimensioni, dalla colorazione vivace inconfondibile, con capo grosso, coda corta e becco a pugnale.
Specie con lieve dimorfismo sessuale. Maschio adulto caratterizzato da colorazione vivace, parti superiori verde-blu con macchie azzurre su vertice e copritrici alari, mustacchio azzurro-verde alla base del becco, due macchie bianche ai lati della nuca e sulla gola, area auricolare castana; parte del corpo dal retro del collo alla coda azzurro brillante; parti inferiori castane; ali e coda verde scuro; iride bruno scuro, zampe da arancio a rosso, becco quasi tutto nero. Femmina simile al maschio ma con gran parte della mandibola inferiore arancio-rossastro (più di 1/3 della lunghezza del becco). Giovane con colorazione simile all’adulto ma con colorazione meno brillante e parti più verdi che verde-blu; parti inferiori poco lucide ed uniformi per la presenza di orlature grigio-azzurro sulle penne del petto; zampe brune.
Di facile identificazione per struttura, colorazione e volo.
Specie territoriale in ogni periodo dell’anno. I maschi adulti tendono a difendere i territori riproduttivi della stagione precedente, mentre i territori invernali della femmina possono essere appena adiacenti o addirittura condivisi. Volo molto rapido, radente all’acqua, con battute veloci e regolari e traiettoria rettilinea.
Si nutre principalmente di piccoli pesci d'acqua dolce e, in misura minore, di Insetti Odonati, Efemerotteri, Plecotteri, Tricotteri ed Emitteri), pesci marini, crostacei, molluschi e anfibi (Massara & Bogliani 1994). Tra le specie di pesci d'acqua dolce più comunemente predate vanno ricordati Cottus gobio, Cobitis sp., Noemacheilus sp., Foxinus sp., Rutilus rutilus, Barbus barbus, Perca fluvialtilis, Alburnus sp., Carassius sp. e Acerina cernua.
Specie nidificante in Italia. Nidifica in ambienti d’acqua dolce su pareti e scarpate sabbiose o argillose scavando un nido a galleria. La deposizione avviene fra fine marzo e agosto, max. metà-fine aprile (I covata), metà giugno-inizio luglio (II covata). Le uova, 6-7 (4-10), sono bianche. Periodo di incubazione di 19-21 giorni.
La longevità massima registrata risulta di 21 anni.

COROLOGIA E DISTRIBUZIONE GENERALE
Specie a distribuzione paleartico-orientale.
In Europa l’areale riproduttivo si estende dalla Penisola Iberica e dall’Irlanda agli Urali e dalla Scandinavia meridionale alla regione mediterranea. La stima più recente della popolazione nidificante in Europa indica 79.000-160.000 coppie (BirdLife International 2004). Le popolazioni dell’Europa centro-settentrionale, meridionale e balcanica sono sedentarie mentre quelle dell’Europa nord-orientale sono migratrici.
E’ presente come nidificante in tutte le regioni con distribuzione continua in quelle centro settentrionale e molto frammentata in quelle meridionali e in Sardegna. La stima più recente della popolazione nidificante in Italia è di 6.000-16.000 coppie per il periodo 1995-2006 (Brichetti e Fracasso 2007) e trend della popolazione probabilmente stabile (BirdLife International 2004).
Durante l’inverno alla popolazione sedentaria si aggiungono gli individui migratori. La popolazione presente in inverno in Italia è stata stimata di oltre 30.000 individui per il periodo 1995-2006 (Brichetti e Fracasso 2007).

DISTRIBUZIONE E HABITAT IN EMILIA-ROMAGNA
Specie sedentaria nidificante, migratrice regolare e svernante.
E’ presente come nidificante in zone umide con acque sia stagnanti sia correnti, dalla costa fino a 800-900 metri, in tutte le province; tuttavia la maggior parte della popolazione è concentrata nelle zone umide di pianura. Considerando le informazioni riportate dagli atlanti provinciali e da censimenti effettuati in aree significative è possibile stimare grossolanamente una popolazione nidificante in Emilia-Romagna negli anni ’90 di 1.045-1.730 coppie così ripartite (Piacenza 120-250 cp, Parma 85-90 cp, Reggio-Emilia 60-120 cp, Modena 60-100 cp, Bologna 200-280 cp, Ravenna 150-250 cp, Ferrara 300-500 cp, Forlì-Cesena 50-100 cp, Rimini 20-40 cp). Il trend della specie è probabilmente stabile con fluttuazioni, anche marcate, in alcune province.
Non vi sono informazioni sufficienti per stimare la popolazione svernante.
Specie facilmente rilevabile e identificabile. L’accertamento della riproduzione è facile grazie al caratteristico comportamento territoriale ma il censimento delle coppie nidificanti è reso difficile dalle difficoltà di rilevamento dei nidi in zone con accessibilità complessivamente scarsa e dalla vastità delle zone idonee. Il censimento della popolazione svernante è difficoltoso a causa della vastità delle zone idonee.
Frequenta un’ampia gamma di zone umide, con acqua sia corrente sia stagnante, sia dolce sia salmastra (fiumi, canali, paludi e stagni, risaie e maceri); in inverno e in migrazione è presente talvolta anche lungo i litorali marini. Per la riproduzione predilige le zone umide d’acqua dolce, dai corsi d’acqua montani alle zone umide di pianura con acque stagnanti, e solo poche coppie si stabiliscono nelle valli e nelle lagune costiere. Per la nidificazione necessita di argini e sponde di corsi d’acqua con rive sub-verticali in cui scavare il tipico nido a galleria.

STATO DI CONSERVAZIONE DELLE POPOLAZIONI REGIONALI
Valutazione IUCN regionale: NT
Consistenza della popolazione regionale: Popolazione nidificante: 1.045-1.730 coppie nel periodo 1990-1999 (Tinarelli ined.).
Popolazione svernante: dati insufficienti
Valore conservazionistico delle popolazioni regionali: La popolazione svernante nell’Emilia-Romagna costituisce circa il 10-17% di quella italiana.
Non vi sono informazioni sufficienti per stimare la popolazione svernante.
Lo stato di conservazione della popolazione regionale è complessivamente insoddisfacente per il progressivo degrado degli habitat utilizzati.
Almeno il 50% della popolazione regionale nidificante e svernante è all’interno di siti Natura 2000.
Meno del 30% della popolazione regionale nidificante e svernante è all’interno di Aree Protette Regionali.
Specie classificata da BirdLife International come SPEC 3 (specie con status di conservazione sfavorevole e popolazione non concentrata in Europa); la popolazione europea è relativamente piccola, ha subito un moderato declino nel periodo 1970-1990 e negli anni successivi risulta fluttuante (BirdLife International 2004).

PRINCIPALI FATTORI DI MINACCIA
In Emilia-Romagna i fattori limitanti più significativi per la specie sono costituiti da:
- scarsità di sponde subverticali in prossimità dei corsi d’acqua in cui scavare i nidi a galleria,
- eccessiva torbidità dell’acqua che impedisce la caccia dei pesci,
- eccessivo inquinamento delle acque che limita la disponibilità di prede,
- disturbo antropico dovuto alla presenza di pescatori e bagnanti durante la stagione riproduttiva.

MISURE DI TUTELA E CONSERVAZIONE
Le azioni proponibili per la tutela della specie in Emilia-Romagna consistono nel:
- ripristinare e gestire zone umide con condizioni ambientali favorevoli per la specie,
- controllare i fattori di disturbo antropico durante il periodo di insediamento delle coppie e per tutta la riproduzione,
- ridurre le sostanze inquinanti di origine civile, agricola e industriale immesse nell’acqua delle zone umide di maggiore interesse conservazionistico attraverso la realizzazione di depuratori e di ecosistemi per la fitodepurazione.

SEGNALAZIONI NELL'OASI
DATA STAZIONE RILEVATORE NOTE
27/07/2019 Stazione di inanellamento Maselli Mirco 1/0 - decade 21/2019
13/07/2019 Stazione di inanellamento Maselli Mirco 1/0- decade 20/2019
10/02/2019 Osservatorio anfibio Andrea Serra (Ecosistema) 1 individui su posatoio
07/07/2018 Stazione di inanellamento Maselli Mirco 1/0 - decade 19/2018
07/05/2017 Stazione di inanellamento Maselli Mirco 1/0 - decade 13/2017
06/06/2015 Stazione di inanellamento Maselli Mirco
24/12/2006 Bacini Tinarelli Roberto (Ecosistema) Censimento acquatici 2006-2007
01/01/2004 28/02/2007 OASI (in generale) Tinarelli Roberto (Ecosistema) nidificante lungo il Reno e presente irregolarmente nella zona umida

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