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Hogna radiata (Walckenaer, 1837)
Falsa tarantola, Ragno lupo.

SISTEMATICA E TASSONOMIA
Phylum: Arthropoda
Classe: Arachnida
Ordine: Araneae
Famiglia: Lycosidae
Esistono circa 200 specie appartenenti al genere cosmopolita Hogna, di cui la maggior parte popola il Nord America. In Italia è presente solo H. radiata, mentre Hogna leprieuri (Simon, 1876) a distribuzione algerina, viene riportata anche per l'isola di Lampedusa (Roewer, 1960).

CARATTERISTICHE
H. radiata presenta un corpo robusto, di aspetto tozzo, con zampe massicce e ben sviluppate, tipiche dei ragni erranti.
La livrea è verde bruno, tendente al marrone.
Sull’opistosoma sono presenti in sequenza alcuni disegni sub-triangolari scuri, più o meno marcati a seconda della provenienza degli indiivdui, e comunque sempre meno evidenti di quelli presenti in Lycosa tarentula.
Il prosoma marrone chiaro possiede sul dorso due bande longitudinali nere con linee più chiare ben definite, racchiuse da bande più chiare (due laterali e una mediana).
La faccia interna distale delle zampe è foderata di corti peli rigidi molto fitti che formano delle specie di spazzole (scopule), che facilitano la presa e proteggono in una certa misura le zampe stesse dalle eventuali reazioni della preda.
Come in tutti i licosidi, gli ocelli sono disposti su tre file (quattro in quella inferiore, due grandi in quella centrale e altri due piccoli in quella superiore); quelli centrali possiendo molta acuità visiva, dotando il ragno di una vista superiore alla maggior parte dei altri aracnidi e degli insetti. Gli ocellii laterali sono inoltre muniti di un efficace strato riflettente di pigmento (tapetum), che, di notte, concentra la scarsa luce sui fotorecettori.
Il maschio adulto è in genere più piccolo (15-18 mm) della femmina (18-25 mm) e possiede un disegno opistosomico più marcato, con linee chiare “a lisca di pesce”. Il corpo è più snello con zampe più esili e allungate rispetto alla femmina.
Ragno molto attivo dalle abitudini prevalentemente crepuscolari e notturne.
È da considerarsi un ragno errante, sebbene le femmine abitino tane stabili.
A differenza di molti altri licosidi, H. radiata non scava mai attivamente la propria tana, ma occupa in modo opportunistico buchi e tane esistenti foderandone il fondo di seta o, più di rado, sfrutta lo spazio tra una pietra e il terreno, che chiude parzialmente costruendo "muretti" perimetrali di sassolini tenuti insieme con la seta.
In genere di giorno restano nascosti, mentre di notte escono in cerca di cibo.
L'aggressività di H. radiata è in genere scarsa e l'animale preferisce sempre la fuga. Solo se messo alle strette, può dimostrarsi aggressivo. Il morso è discretamente doloroso, in particolare quello delle femmine con ovisacco, che vanno quindi maneggiate con estrema cautela.
Predilige artropodi (grilli, altri ortotteri e ,soprattutto, altri ragni di dimensioni più piccole) che caccia prevalentemente, anche se non esclusivamente, durante la notte.
La caccia all'agguato avviene a vista, grazie ai grandi occhi mediani e posteriori, oppure percependo le vibrazioni sul terreno provocate dalle prede grazie a peli sensori (tricobotri). Il ragno, ben mimetizzato nel terreno, insegue velocemente la preda che in genere viene catturata in pochi istanti. Talvolta le femmine predano artropodi che passano vicino all'ingresso della tana, ma questa tecnica di caccia è secondaria.
La preda viene masticata a lungo con i cheliceri fino a diventare una "polpetta" che il ragno spreme e succhia fino ad estrarne tutte le sostanze nutritive.
Il suo morso è velenoso, come quello di quasi tutti i ragni. Il veleno però è blando e non pericoloso per l'uomo, mentre viceversa abbastanza dolorosa può essere l'azione meccanica dei grossi cheliceri (specialmente delle femmine).
In primavera-estate i maschi maturi erranti vagano alla ricerca di femmine mature che al contrario diventano in questo periodo abbastanza sedentarie e sostano a lungo nelle loro tane.
Quando un maschio avverte la presenza di una femmina nelle vicinanze, segue la scia odorosa di feromoni da lei emessi e raggiunge l’entrata della tana.
Qui ha subito inizio il rituale di corteggiamento caratterizzato da movimenti ritmici delle zampe anteriori e dei pedipalpi, che vengono roteati in aria e quindi usati in modo percussivo sul terreno. Questo particolare rito, caratterizzato sia da segnali visivi che tattili, permette alla femmina di riconoscere il maschio come conspecifico e non come preda.
L’accoppiamento è quello tipico dei ragni più evoluti: il maschio sale sul prosoma della femmina in posizione invertita rispetto ad essa e la feconda alternando l’inserimento dei palpi nell’apertura genitale femminile.
La deposizione delle uova avviene dopo circa 20 giorni. L'ovisacco, contenente un centinaio di uova (anche se talvolta sono più numerose) viene trasportato dalla femmina tenendolo attaccato alle filiere.
Le uova si schiuderanno circa un mese più tardi e i piccoli, appena nati, si posizioneranno sull’opistosoma della femmina fino alla loro prima muta, dopodiché avverrà la loro dispersione.
Dopo i primi pasti, i piccoli svernano in luoghi umidi e continuano la crescita l’anno seguente maturando alla fine dell’estate o svernando ulteriormente a seconda del clima e della disponibilità di cibo.
In primavera si ha la riproduzione degli esemplari maturi e la morte progressiva degli esemplari più vecchi stremati dall’inverno.
I maschi vivono solo fino alla prima stagione riproduttiva, le femmine sopravvivono per qualche mese alla deposizione di uno o due ovisacchi.
La crescita di H. radiata è da considerarsi abbastanza lenta.

COROLOGIA E DISTRIBUZIONE GENERALE
Corotipo Turanico-Europeo-Mediterraneo. Ampiamente diffuso nel bacino del Mediterraneo in habitat poveri di vegetazione, sassosi o sabbiosi. In Italia è segnalato pressoché ovunque. Ove presente è un ragno piuttosto comune.

DISTRIBUZIONE E HABITAT IN EMILIA-ROMAGNA
Luoghi secchi, prevalentemente rocciosi, sassosi o sabbiosi. La tana si trova in genere sotto pietre o in dimore abbandonate da altri animali, che conservano un tasso di umidità più elevato rispetto all’ambiente esterno. Si osserva facilmente sotto pietre, cortecce e in piccole buche nel terreno. I maschi adulti e le femmine gravide si trovano spesso in estate anche nei prati, in cerca rispettivamente di consorte e cibo.

SEGNALAZIONI NELL'OASI
DATA STAZIONE RILEVATORE NOTE
17/09/2017 Casa della Natura Andrea Serra (Ecosistema)

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