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Meta menardi (Latreille, 1804)
Ragno delle grotte europeo

SISTEMATICA E TASSONOMIA
Phylum: Arthropoda
Classe: Arachnida
Ordine: Araneae
Famiglia: Metidae
È possibile la confusione con il congenere M. bourneti (Simon, 1922), di taglia uguale, colorazione quasi identica e che vive anch'esso in ambienti ipogei. Quest'ultima specie presenta in genere disegni e ornamentazioni meno evidenti nella livrea dell'addome e macchie ad anello delle zampe molto meno nette; la distizione certa è però legata all'analisi dei tratti genitali (ad es. il bordo anteriore dell'epigino presenta un incavo centrale, mentre in M. menardi è incurvato all'indietro a mezzaluna).

CARATTERISTICHE
Ragno grande e molto lucido dalle zampe lunghe: corpo lungo 11-13 mm nel maschio, 14-17 mm nella femmina.
Prosoma marrone chiaro o scuro con centro e bordi laterali più scuri; opistosoma marrone giallognolo o marrone rossastro con ampi disegni neri, spesso quasi completamente nero.
Zampe con anelli chiaroscuri netti.
Questo ragno in estate vive nelle zone delle grotte più vicine all'entrata, mentre d'inverno si ritira più profondamente al loro interno.
La sua ragnatela, del diametro massimo di 30 cm, è decisamente piccola rispetto alle dimensioni del ragno.
Occasionalmennte è possibile osservare la muta anche di giorno. Infatti questo processo, che normalmente avviene quasi sempre di notte, nel buio perenne delle caverne, può aver luogo in qualsiasi parte della giornata. Il ragno si aggancia saldamente alla volta della caverna mediante un filo e forza innanzitutto la piastra dorsale del prosoma. A questo punto lascia fuoriuscire il corpo, morbido e in fase di accrescimento, dal vecchio guscio ormai troppo stretto; infine libera anche le zampe lunghe zampe. Al termine del processo, il ragno resta appeso alla sua exuvia tenendo le zampe raccolte, in attesa che la sua nuova pelle si indurisca a sufficienza. Durante l'intera operazione, della durata di un'ora circa, resta appeso allo stesso filo iniziale, che ora furiesce dalle sue nuove filiere.
Il ragno adulto è fotofobico e vive in luoghi bui, quasi sempre in caverne o tunnel, sebbene possa qualche volta essere visto emergere dalle cavità al crepuscolo per cacciare, spesso utilizzando un singolo filo di seta come un lazo per catturare le prede.
Sono spesso trovati in aree frequentate da chirotteri, oppure in tunnel di miniere e ferrovie (in questo caso forse perché più frequentente visitati da uomini).
A differenza degli adulti, i ragni giovani sono fortemente attratti dalla luce; è probabile che tale comportamento sia un adattamento evolutivo che assicura alla specie la dispersione in nuove aree.
Meta menardi si alimenta di piccoli invertebrati, soprattutto mirapodi e lumache, ma anche lepidotteri ibernanti, moscerini, isopodi e scarafaggi.
I ragni neonati
Gli individui maturi sono sessualmente attivi per tutto l'anno. L'accoppiamento avviene preferibilmente all'inizio dell'estate; a partire da luglio è possibile trovare gli appariscenti ovisacchi· Questi sono a forma di palloncino, costituiti da fili lanuginosi bianchi e appesi alla volta della caverna con un peduncolo dalla tessitura irregolare. La schiusa delle uova viene in autunno o inverno anche se i ragni neonati sono stati osservati ancora all'interno degli ovisacchi in gennaio. Gli ovisacchi possono persistere per un lungo periodo successivo all'emergenza e alla dispersione dei ragni neonati.
Lo sviluppo dei giovani ragni richiede uno-due anni, ma in situazioni di frequente carenza di cibo, non è raro che giunga a termine anche in periodi più lunghi.

COROLOGIA E DISTRIBUZIONE GENERALE
Corotipo europeo. L'areale naturale della specie si estende dalla Scandinavia al Nord Africa e dall'Europa alla Corea. Sono segnalate anche popolazioni introdotte in Giappone e in Madacascar.

DISTRIBUZIONE E HABITAT IN EMILIA-ROMAGNA
Gli adulti vivono esclusivamente in ambienti permanente bui e umidi, come caverne, miniere, fogne, ghiacciaie, cavità degli alberi o tunnel ferroviari. i giovani

SEGNALAZIONI NELL'OASI
DATA STAZIONE RILEVATORE NOTE
18/09/2016 Acquedotto romano Maselli Mirco

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