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>> L'OASI SI PRESENTA >>
LISTA DELLE PIANTE DELL'OASI
>> SCHEDONORUS PRATENSIS PRATENSIS
Schedonorus pratensis pratensis (Huds.) P. Beauv.
Festuca dei prati
SISTEMATICA E TASSONOMIA
Divisione: Magnoliophyta
Classe: Liliopsida (Commelinidae)
Ordine: Cyperales
Famiglia: Poaceae
Sinonimi: Festuca pratensis Huds. subsp. pratensis
Oltre alla sottospecie nominale, in Italia (e in Emilia-Romagna) è presente anche Schedonorus pratensis subsp. apenninus (De Not.) H. Scholz & Valdés che si caratterizza per i lemmi terminanti in una breve resta (generalmente 1-2 mm, raramente anche di più) e pannocchia ampiamente ramosa.
CARATTERISTICHE
Graminacea perenne che forma cespi non molto compatti, provvisti di numerosi germogli.
I culmi sono alti 40-120 cm, eretti, robusti, glabri, lisci, d'ordinario a sviluppo intraguainale. Generalmente non forma stoloni.
Le foglie hanno lamina piana, larga 5-9 mm, molle e pendula, ruvida ai margini con nervi numerosi (13-17 ben marcati e generalmente altri più sottili intercalati); prefogliazione convoluta; guaine glabre, alla fine dissolte in fibre rossastre; ligula subnulla, senza ciglia.
L’infiorescenza è a pannocchia eretta, più o meno ampia e lassa, allungata (1-2 dm) spesso un po' incurvata all'apice e più o meno unilaterale. Rami inferiori brevi portanti poche spighette a 4-9 fiori, mutiche. Le glume sono diseguali, di 3-4 e 4-4.5 mm rispettivamente; lemma di 8-9 mm, raramente fino a 11 mm, nella parte apicale spesso formante un breve mucrone.
Il frutto è un antecario con cariossidi di 3-4 x 1-1,5 mm.
H caesp - Emicriptofite cespitose.
Antesi: maggio-agosto
COROLOGIA E DISTRIBUZIONE GENERALE
Eurasiat. - Eurasiatiche in senso stretto, dall'Europa al Giappone.
Distribuzione in Italia: Presente in tutte le regioni, ma incerta allo stato selvatico in Molise e Calabria.
DISTRIBUZIONE E HABITAT IN EMILIA-ROMAGNA
Prati falciati e concimati, spesso coltivata come foraggera.
| SEGNALAZIONI NELL'OASI |
| DATA |
STAZIONE |
RILEVATORE |
NOTE |
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09/06/2013
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Prati incolti in libera evoluzione lungo sentiero
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Sirotti Maurizio
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Visita addestramemento flora spontanea
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