Nell'ambito del Progetto Pellegrino - Life Natura
1998, attivato dalla Provincia di Bologna e cofinanziato dalla Unione Europea, è stato progettato e realizzato un “Centro per il monitoraggio e la conservazione degli anfibi del territorio appenninico bolognese”, con particolare riguardo alle specie rare e minacciate presenti nei
siti di interesse comunitario dell’Appennino bolognese.
Il Centro, progettato dalla società Ecosistema,
è stato realizzato
a Pianoro nel 2000 ed ha svolto le attività di ricerca, conservazione e
divulgazione previste sotto la gestione del Centro Agricoltura Ambiente
"Giorgio Nicoli" e la direzione tecnico-scientifica del Dott.
Guglielmo Stagni. Le attività sono state realizzate con l'apporto di
diversi collaboratori e dei volontari della Sezione LIPU di Pianoro.
Terminato il progetto Life Pellegrino, il Centro Anfibi ha proseguito le
attività attraverso il "Progetto per la conservazione delle specie
di anfibi rare e minacciate" promosso dall'Assessorato Ambiente della Provincia di Bologna e
dal Comune di Pianoro.
Dal 2004 al 2006, gli enti promotori hanno affidato la gestione del
Centro Anfibi all'associazione A.R.Te. (Anfibi, Rettili e Territorio),
costituitasi a Pianoro nel 2003.
Nel 2008, dopo un periodo di inattività dovuto a difficoltà
organizzative e gestionali, la Provincia di Bologna ha revocato la
Convenzione con il Comune di Pianoro e ne ha stipulata una nuova con il Comune
di Sasso Marconi, che si è proposto di ospitare il Centro Anfibi
nel proprio territorio.
Il Comune ha offerto a tal fine la disponibilità di una sede
individuata, provvisoriamente, nel Borgo di Colle Ameno e, successivamente in via definitiva,
nel Centro multifunzionale in allestimento all'interno dell'Oasi
Naturalistica di San Gherardo.
Oggi il Centro Anfibi è affidato alla gestione attuativa della
società Ecosistema e alla direzione tecnico-scientifica del Dott. Stefano
Mazzotti. Le azioni di conservazione e monitoraggio sono svolte da uno staff
tecnico che vede al proprio interno Guglielmo Stagni (direttore
del Centro dal 2000 al 2006), Claudia Colliva e Andrea Noferini
(ricercatori impegnati nei monitoraggi effettuati negli ultimi
anni).
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