NOCE COMUNE

Juglans regia L.

Famiglia: Juglandaceae

PORTAMENTO, TRONCO E RAMI
FOGLIE
FIORI
FRUTTI E SEMI
POSSIBILI CONFUSIONI
DISTRIBUZIONE
HABITAT
UTILIZZI E ALTRE INFORMAZIONI


PORTAMENTO, TRONCO E RAMI

È un albero piuttosto longevo, alto fino a 25 m, con diametro massimo del fusto di oltre 1 m.
Il fusto è diritto e vigoroso, con corteccia grigio chiara e liscia in soggetti giovani, quindi, a maturità, scura e fessurata longitudinalmente.
I rami sono grossi e patenti, inseriti a non grande altezza, da giovani grigio-rossastri, poi anch'essi grigi chiari.
La chioma è ampia e globosa, alquanto densa.
I ramicelli sono grossolani, tozzi e portano all'apice vistose gemme fogliari grigie scagliose e tomentose, accompagnate da due laterali più ridotte e, più in basso, gemme fiorali maschili coniche a piccole squame verdi-grigiastre, unitamente ad altre gemme fogliari piccole a schiusura più tardiva.


FOGLIE

Le foglie sono grandi, di odore fragrante.
Sono foglie composte imparipennate, formate da 5-9 segmenti subsessili, ellittico-lanceolati od obovati, a margine intero, i 3 apicali di 2-5 x 5-10 cm, con pagina superiore verde scuro ed inferiore verde nettamente più chiaro.
Le nervature secondarie sono molto evidenti e raggiungono quasi il margine.


FIORI

I fiori sono unisessuati.
Gli amenti maschili sono penduli (1 x 5-8 cm), di colore verde-bruno, a perigonio con 5-6 lobi e numerosi stami.
I fiori femminili sono posti all'apice dei rametti dell'anno, in gruppi di 1-5, con ovario infero e con due tipici stimmi ricciuti voluminosi, bianco-giallastri e ricurvi all'infuori.


FRUTTI E SEMI

I frutti, solitari o a gruppi, sono le caratteristiche drupe, ovali o globose (3-4 x 4-6 cm) con epicarpo carnoso verde ricchissimo di tannino (il mallo), che copre un endocarpo legnoso marrone chiaro leggermente solcato (la noce).
La noce protegge a sua volta il seme (il gheriglio) a 4 lobi, meandriforme, oleoso e commestibile.


POSSIBILI CONFUSIONI
Si distingue dal Noce americano (Juglans nigra L.), specie introdotta in piantagioni in epoca più recente, perché quest'ultimo presenta la corteccia scura fessurata anche in età giovanile, le foglie imparipennate con più di 9 segmenti, il frutto globoso grande con epicarpo prima giallo-verdastro chiaro un po' rugoso, poi bruno-nerastro ed endocarpo profondamente solcato, tondeggiante e bruno.


DISTRIBUZIONE
Si ipotizza che il Noce sia originario dell'Asia centro-occidentale, secondo alcuni nativo anche dell'Estremo Oriente e della penisola balcanica, comunque non della penisola italiana. Da epoca antichissima è stato diffuso in tutta l'Europa sud-occidentale, Italia compresa. In Italia è stata largamente coltivata fino all'abbandono agrario delle campagne negli anni 60 del '900.
Oggi è pianta presente e naturalizzata in quasi tutte le regioni italiane.


HABITAT
Preferisce terreni silicei, freschi e profondi. Teme le temperature molto basse e dunque predilige le esposizioni soleggiate, soprattutto alle quote superiori in cui vegeta; non tollera altresì l'eccessivo calore e l'aridità e rifugge i terreni eccessivamente impregnati d'acqua.
Non è specie gregaria ed è dunque difficilissimo ritrovarla in formazioni boschive, salvo ai margini e nelle radure.
È presente dalla pianura fino a 1200 m.


UTILIZZI E ALTRE INFORMAZIONI
Il legno, ad alburno grigio chiaro e durame bruno scuro, talora venato, è semiduro e pesante, facilmente lavorabile e dall'antichità fino ad oggi è stato impiegato, sia massiccio sia come sfogliato o tranciato, nella fabbricazione di mobili di pregio e di lusso. Raffinatissime sono le marezzature presenti nelle radiche e nelle capitozze, adatte per intarsi.
In anni recenti, grazie a finanziamenti erogati da Regolamenti dell'Unione Europea, sono stati realizzati molti impianti da legno di noce comune nel nostro paese, soprattutto in zone di pianura e collina.
I frutti si consumano allo stato fresco (in realtà necessitano di un periodo di essiccazione) oppure si destinano all'industria dolciaria; le noci sono apprezzate anche in cucina, per varie ricette.
Le noci non ancora mature sono usate per la preparazione di un particolare liquore, il nocino.
Particolarmente ricercate sono le noci di Sorrento (SA), una delle migliori varietà del mercato.
L'olio di noci, presente al 25% circa nei semi, è di gran valore ed è impiegato nell'industria alimentare, farmacologica e cosmetica.
Mallo, foglie e gemme hanno proprietà astringenti, depurative, ipotensive, digestive, antinfiammatorie, antisettiche.
Infine merita ricordare che la pianta è stata spesso impiegata in passato per alberature stradali, ancor oggi visibili soprattutto nell'Italia meridionale ed in paesi di montagna.
Il nome del genere dal latino "Jupiter" = Giove e "glans" = ghianda, quindi "ghianda di Giove", poiché presso gli antichi il noce era sacro a Giove; l'epiteto specifico regia è sempre riferito al re degli dei, cioè allo stesso Giove.